In un articolo pubblicato sul sito del quotidiano statunitense New York Times si tratta l’argomento delle ricerche in rete, con i motori di ricerca, sull’argomento cancro e si conclude che non sempre si trovano le risposte giuste.

L’autrice, Jane Brody, parte dalla considerazione che molte persone quando ricevono una diagnosi di tumore o stanno eseguendo controlli per valutarne la presenza, tendono a consultare un noto motore di ricerca per raccogliere informazioni. Solo una generazione fa i malati avevano come fonte, pressoché esclusiva, i medici ai quali si rivolgevano per sapere come fronteggiare malattie come il cancro. Ora la rete, che l’autrice definisce un uragano virtuale di informazioni, offre fonti di tutti i tipi, da quelle che forniscono dati basati sulle evidenze a quelli che cercano di piazzare informazioni o prodotti inutili o dannosi. Il problema è capire la differenza fra le sorgenti di indicazioni, in particolare quando riguardano malattie che possono provocare grandi sofferenze e risultare mortali….Continua su FondazioneSerono>>

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